I Sofisti erano un gruppo di intellettuali e insegnanti itineranti dell’antica Grecia, attivi principalmente nel V secolo a.C. Erano noti per la loro abilità nell’insegnamento della retorica e dell’argomentazione, discipline che ritenevano essenziali per la partecipazione alla vita politica e pubblica. I Sofisti si distinguevano per il loro approccio scettico alla conoscenza e alla verità, spesso sostenendo che la verità fosse relativa e dipendesse dal contesto e dalla percezione individuale.

Tra i Sofisti più famosi vi sono Protagora, che è noto per l’affermazione “L’uomo è misura di tutte le cose”, e Gorgia, che esplorava l’arte della persuasione e l’illusorietà della realtà. I Sofisti erano spesso criticati da filosofi come Socrate e Platone, che li accusavano di manipolare la verità e di promuovere l’arte della persuasione a scapito della ricerca della vera conoscenza.

Nonostante le critiche, i Sofisti contribuirono significativamente allo sviluppo del pensiero critico e dell’educazione, ponendo le basi per l’analisi della linguistica, della logica e dell’etica. La loro enfasi sull’importanza del linguaggio e della retorica ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia occidentale e sull’educazione moderna.