Sei secoli prima dell’anno zero la filosofia già illuminava le menti di molti studiosi che cercavano attorno a se la natura delle cose… il principio, ciò che ha dato inizio a tutte le cose. I presocratici erano un gruppo di filosofi greci attivi nel VI e V secolo aC, prima di Socrate. Erano interessati a comprendere il mondo naturale e il suo posto in esso.
Alcuni dei presocratici più famosi:
- Talete di Mileto (c. 624-546 aC), che credeva che l’acqua fosse l’arché, o principio primo, di tutte le cose.
- Anassimandro di Mileto (c. 610-546 aC), che credeva che l’arché fosse l’apeiron, o una sostanza indefinita e illimitata.
- Anassimene di Mileto (c. 585-528 aC), che credeva che l’arché fosse l’aria.
- Pitagora di Samo (c. 569-475 aC), che fondò il pitagorismo, una scuola filosofica che sottolineava l’importanza della matematica e della musica.
- Eraclito di Efeso (c. 540-480 aC), che credeva che il mondo fosse in un flusso costante di cambiamento.
- Parmenide di Elea (c. 515-450 aC), che credeva che la realtà fosse una e immutabile.
- Zenone di Elea (c. 490-430 aC), che è meglio conosciuto per i suoi paradossi, che mettono in discussione la natura del movimento e della realtà.
- Empedocle di Agrigento (c. 490-430 aC), che credeva che il mondo fosse composto da quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua.
- Democrito di Abdera (c. 460-370 aC), che credeva che il mondo fosse composto da atomi, o particelle minuscole e indivisibili.
I presocratici hanno avuto un profondo impatto sul successivo sviluppo della filosofia occidentale. Le loro idee hanno contribuito a dare forma al modo in cui pensiamo al mondo e al nostro posto in esso.