Migliaia di anni prima che Colombo sbarcasse in quella che credeva essere l’India, in quelle terre sconfinate esistevano delle civiltà evolute ed organizzate…
Le civiltà precolombiane dell’America, che includevano gli Aztechi, i Maya, gli Inca, i Toltechi e molte altre, hanno origini antiche e complesse. Le loro storie di origine, spesso leggendarie e mitologiche, sono state tramandate attraverso tradizioni orali, testi scritti e reperti archeologici. Ecco un’idea generale delle origini di alcune delle principali civiltà precolombiane:
Maya:
Le origini della civiltà Maya risalgono a migliaia di anni fa, con le prime comunità agricole che si svilupparono nella regione mesoamericana, nell’attuale Messico meridionale e in America centrale, intorno al 2000 a.C. Le prime forme di società complesse iniziarono a emergere intorno al 1000 a.C., con l’ascesa delle prime città-stato maya come Kaminaljuyu e Monte Albán. L’apice della civiltà Maya si ebbe tra il 250 e il 900 d.C., con la costruzione di grandi città come Tikal, Palenque e Copan. Successivamente, molte città maya vennero abbandonate per motivi ancora non completamente chiariti.
Aztechi:
Gli Aztechi, o Mexica, emersero nel XII secolo d.C. nella regione centrale del Messico. Secondo la loro leggenda di origine, lasciarono la loro città natale di Aztlan per seguire una profezia che li guidò alla fondazione di Tenochtitlan nel 1325 d.C. su un’isola nel lago Texcoco. Nel corso del tempo, gli Aztechi divennero una potenza dominante nell’altopiano messicano, fondando un impero che includeva numerose città-stato sottomesse attraverso conquiste militari e alleanze.
Inca:
Gli Inca emersero intorno al XIII secolo d.C. nelle Ande centrali dell’America del Sud, nella regione dell’attuale Perù. Secondo la loro mitologia, il primo sovrano, Manco Cápac, fu inviato dal dio sole, Inti, per fondare la civiltà Inca. La capitale, Cusco, fu fondata intorno al 1200 d.C. Gli Inca inizialmente costituirono una piccola confederazione di tribù, ma alla fine si trasformarono in un vasto impero che si estendeva lungo la costa occidentale dell’America del Sud, dall’attuale Ecuador al Cile settentrionale.
Toltechi:
La civiltà tolteca fiorì nell’attuale Messico centrale tra l’VIII e il XII secolo d.C., con la loro capitale principale a Tula. Le origini dei Toltechi sono avvolte nella mitologia e nella leggenda, con racconti di una migrazione dalla leggendaria città di Tollan. I Toltechi furono un’influenza importante per altre civiltà mesoamericane, incluso gli Aztechi, e la loro civiltà segnò un’epoca di grande sviluppo artistico, architettonico e culturale.
Le origini esatte di queste civiltà possono variare a seconda delle fonti e delle interpretazioni, ma tutte hanno giocato un ruolo significativo nella storia e nella cultura delle Americhe prima del contatto con gli europei nel XV secolo.
Le popolazioni precolombiane, comprese gli Aztechi, i Maya, gli Inca e i Toltechi, occupavano un vasto territorio nelle Americhe prima dell’arrivo degli europei nel 1492. Ecco una panoramica generale delle aree geografiche in cui vivevano:
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Aztechi: Gli Aztechi, noti anche come Mexica, si insediarono nell’attuale Messico centrale. La loro capitale principale era Tenochtitlan, situata su un’isola nel lago Texcoco, nell’area dove oggi sorge la Città del Messico.
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Maya: I Maya occupavano una vasta regione che comprendeva parti del Messico meridionale, del Belize, del Guatemala, dell’Honduras e dell’El Salvador. La civiltà Maya era composta da diverse città-stato, alcune delle quali includevano Tikal, Palenque, Chichen Itza e Copan.
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Inca: Gli Inca fondarono il loro impero, noto come Tahuantinsuyu, nella regione andina dell’America del Sud. L’Impero Inca si estendeva attraverso ciò che oggi è il Perù, l’Ecuador, la Bolivia, parte del Cile, l’Argentina e la Colombia settentrionale. La loro capitale principale era Cusco, situata nell’attuale Perù.
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Toltechi: La civiltà tolteca fiorì nella regione centrale del Messico, soprattutto nello stato di Hidalgo. La loro influenza si estese anche verso sud nelle regioni circostanti, come lo stato di Puebla.
Queste popolazioni si sono sviluppate in ambienti geografici diversi, dalle giungle pluviali alle altezze montuose delle Ande, ai deserti aridi. Ognuna di esse ha sviluppato una cultura, una lingua, una religione e una tecnologia uniche, adattandosi alle condizioni ambientali e al territorio in cui vivevano.
E’ opportuno rilevare che queste popolazioni avevano raggiunto notevoli risultati anche in termini di osservazione della volta celeste… con intuizioni ancor oggi rilevanti. Ma noi pensiamo ancora di averli “civilizzati” con il nostro oscurantismo.
I Maya
La religione Maya era ricca di mitologia e cosmologia complessa. La loro visione del cosmo e degli dei era fondamentale per la loro comprensione del mondo e per la loro vita quotidiana. Ecco una sintesi della cosmogonia e teogonia Maya:
Cosmogonia Maya:
La cosmogonia Maya descrive la creazione dell’universo e del mondo. Secondo la mitologia Maya, il mondo era stato creato e distrutto più volte prima della creazione dell’umanità. La creazione era un processo ciclico, e ogni era era caratterizzata da una serie di mondi successivi.
I Maya credevano in un universo a più livelli, composto da tre piani principali: il cielo (il regno degli dei), la terra (dove vivevano gli esseri umani) e l’inframondo (il regno dei morti).
Teogonia Maya:
La teogonia Maya comprendeva un vasto pantheon di dei e dee, ognuno con un ruolo specifico nel governo dell’universo e delle forze naturali. Alcuni dei principali includono:
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Hunab Ku: Era il dio supremo, creatore di tutto l’universo, anche se la sua importanza è stata oggetto di dibattito tra gli studiosi.
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Itzamná: Era il dio del cielo, del sole e della notte. Era considerato il dio della saggezza, della conoscenza e della scrittura.
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Ixchel: Era la dea della luna, della fertilità e della guarigione. Era spesso associata all’acqua e al ciclo della vita.
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Kukulkan (o Quetzalcoatl): Era il dio del vento, del cielo e del movimento. Era anche considerato un dio civilizzatore e veniva spesso rappresentato come una serpente piumata.
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Chaac: Era il dio della pioggia, della fertilità e dell’agricoltura. Era spesso rappresentato con una lancia o un’ascia di pietra, simboli del tuono e del fulmine.
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Yumil Kaxob: Era il dio del mais, una delle colture più importanti per i Maya, e quindi considerato un dio della fertilità e dell’agricoltura.
Questi sono solo alcuni esempi dei numerosi dei e dee presenti nella religione Maya. Ogni città-stato e regione poteva avere le proprie divinità locali e le loro leggende specifiche.
Inoltre, i Maya credevano che i loro governanti fossero discendenti degli dei e che avessero un legame diretto con il divino, il che conferiva loro un’enorme autorità politica e religiosa.
Gli Aztechi
Secondo la mitologia azteca, l’universo era stato creato e distrutto più volte prima della creazione del mondo presente. L’attuale era è conosciuta come “Quinto Sole”, che è stato creato dagli dei dopo un lungo periodo di oscurità e caos. Questo mito della creazione è fortemente legato alla visione del tempo ciclico degli Aztechi, dove l’universo attraversa una serie di età successive, ognuna delle quali è caratterizzata dalla creazione e dalla distruzione.
Teogonia Azteca:
Il pantheon degli dei aztechi era complesso e vario, e comprendeva numerose divinità che rappresentavano vari aspetti del mondo naturale, delle attività umane e dei concetti astratti. Alcuni dei principali dei aztechi includono:
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Huitzilopochtli: Era il dio del sole e della guerra. Era considerato il protettore degli Aztechi e il loro dio patrono. Si credeva che guidasse gli Aztechi durante la loro migrazione fino a quando non trovarono la loro patria, Tenochtitlan (l’attuale Città del Messico).
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Quetzalcoatl: Era il dio del vento, della fertilità, della creazione e della conoscenza. Era spesso rappresentato come una serpente piumata ed era una delle divinità più importanti degli Aztechi.
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Tlaloc: Era il dio della pioggia, della fertilità e dell’acqua. Era venerato soprattutto dagli agricoltori, poiché la pioggia era fondamentale per il successo delle colture.
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Tezcatlipoca: Era il dio del destino, dello specchio fumante e della notte. Era considerato uno dei più potenti tra gli dei e aveva legami con la magia e la guerra.
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Xipe Totec: Era il dio della rinascita, dell’agricoltura e del rinnovamento primaverile. Era spesso associato al mais e ai sacrifici umani.
Questi sono solo alcuni esempi dei numerosi dei presenti nella religione azteca. Ogni divinità aveva un ruolo specifico e veniva adorata attraverso complesse cerimonie e sacrifici umani, che gli Aztechi credevano fossero necessari per mantenere l’equilibrio dell’universo.
Gli Incas
Cosmogonia Inca:
Gli Inca avevano una visione del mondo profondamente legata alla natura e al ciclo agricolo. Credevano che il loro primo sovrano, Manco Cápac, e sua moglie, Mama Ocllo, fossero stati creati dal dio sole, Inti, e inviati sulla terra per fondare la civiltà Inca. Secondo la leggenda, Manco Cápac e Mama Ocllo emersero dal lago Titicaca, il luogo sacro di origine degli Inca. Gli Inca credevano che Inti fosse il padre e protettore della civiltà Inca e che il suo ciclo annuale influenzasse il ciclo agricolo e le stagioni.
Teogonia Inca:
Il pantheon Inca comprendeva una vasta gamma di divinità, ognuna con ruoli specifici all’interno della società e della natura. Alcuni dei principali dei Inca includono:
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Inti: Era il dio sole, considerato il padre del sovrano Inca e della popolazione Inca stessa. Gli Inca lo adoravano attraverso complesse cerimonie e sacrifici, riconoscendo il suo ruolo vitale nella vita agricola e nell’ordine cosmico.
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Pachamama: Era la madre terra, venerata come dea della fertilità e della prosperità. Gli Inca offrivano sacrifici a Pachamama per garantire buoni raccolti e protezione.
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Viracocha: Era il dio creatore, responsabile della creazione di tutte le cose. Gli Inca lo consideravano il dio supremo, anche se il suo culto era più diffuso tra le popolazioni pre-incaiche.
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Mama Quilla: Era la dea della luna e sorella-moglie di Inti. Era associata alla fertilità e alla regalità femminile.
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Illapa: Era il dio del tuono, del fulmine e della pioggia. Gli Inca credevano che Illapa fosse responsabile delle tempeste e delle acque che irrigavano le loro terre agricole.
Questi sono solo alcuni esempi dei numerosi dei e dee presenti nella religione Inca. Ogni divinità aveva un ruolo specifico e veniva venerata attraverso cerimonie, offerte e sacrifici. La religione Inca era profondamente integrata nella vita quotidiana e nella struttura politica e sociale dell’impero Inca.
I Toltechi
La civiltà tolteca è un’antica civiltà mesoamericana che ha avuto una notevole influenza nella regione prima dell’ascesa degli Aztechi. La mitologia tolteca è stata tramandata soprattutto attraverso testi come il “Codice Chimalpopoca” e il “Codice Borgia”, che hanno conservato molte delle loro credenze e miti. Tuttavia, poiché molte delle loro opere scritte sono andate perdute nel corso del tempo, la nostra comprensione della loro cosmogonia e teogonia è limitata rispetto ad altre culture mesoamericane come gli Aztechi o i Maya.
Cosmogonia Tolteca:
La cosmogonia tolteca descrive la creazione dell’universo e del mondo, ma le informazioni specifiche su questo aspetto della loro religione sono limitate e spesso mescolate con le credenze delle civiltà successive. Si crede che i Toltechi abbiano avuto una visione ciclica del tempo e dell’universo simile a quella degli Aztechi e dei Maya, con la creazione e la distruzione di mondi precedenti che si ripetono ciclicamente.
Teogonia Tolteca:
Il pantheon tolteco includeva diverse divinità, molte delle quali sono state adottate o incorporate dagli Aztechi e da altre culture successive. Alcuni dei principali dei toltechi includono:
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Quetzalcoatl: Anche se inizialmente una divinità importante per i Maya e poi per gli Aztechi, Quetzalcoatl è stato considerato una figura fondamentale anche nella mitologia tolteca. Era spesso associato al vento, alla luce, alla conoscenza e alla creazione.
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Tezcatlipoca: Era una divinità importante per i Toltechi, associata al destino, al cielo notturno, alla guerra e alla magia. Era considerato uno dei principali dèi creatori.
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Tlaloc: Anche se spesso associato agli Aztechi, Tlaloc era venerato anche dai Toltechi come dio della pioggia, della fertilità e della guarigione.
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Chalchiuhtlicue: Era la dea dell’acqua e delle sorgenti, associata alla fertilità e alla creazione.
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Xochiquetzal: Era la dea dell’amore, della bellezza, della fertilità e dell’arte.
Poiché molte delle informazioni sulla religione tolteca sono giunte a noi attraverso fonti successive e influenzate dalle credenze di culture successive, è importante notare che la nostra comprensione della loro teogonia potrebbe essere influenzata da questo contesto. Tuttavia, ciò che sappiamo suggerisce che i Toltechi avessero un pantheon complesso e variegato, con divinità che riflettevano una serie di aspetti importanti della vita e della natura.