Il lago di Baratz è l’unico lago naturale esistente in Sardegna. Si è formato in seguito allo sbarramento naturale, imposto a due fiumiciattoli da una duna sabbiosa, durante l’ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa. La sfiga ha voluto che, in seguito alla presenza sabbiosa, l’acqua filtri via chissà dove, forse a Porto Ferro, ed è anche privo di emissari, perciò la sua mole d’acqua tende a decrescere anziché progredire. Si dicono umbè di cazzate sul suo conto, ma in realtà il suo fondale non arriva a  superare i 15 metri nei periodi più piovosi. A tutto questo si è aggiunta la stronzaggine del consorzio di bonifica della Nurra che lo ha usato per l’irrigazione. La vita, in queste condizioni, non è ideale per la fauna ittica, quindi le morie di pesci si sono susseguite a fuliaddura nel corso dei secoli… per concludere in bellezza ci hanno buttato dentro i pesci gatto, che sopravvivono anche nella fogna e si mangiano quanto c’è… insomma un posto abbastanza sfigato… quindi se non ci siete mai stati peggio per voi, perché è abbastanza carino… ma se decidete di andarci state molto attenti perché in quelle acque non c’è solo il pesce gatto… ma ci abita anche qualche esemplare, fortunatamente in via di estinzione, di ippopotamo di Santa Maria La Palma.

  Una rara immagine dell’ippopotamo di Baratz, rara perché per andare a fotografarlo devi essè un poggu mancanti. Fortunatamente questo esemplare ha appena degustato il nuovo Akenta, quindi i riflessi erano quelli che erano… altrimenti sarebbero stati cazzi per il fotografo.

 L’Ippopotamo (Hippopotamus Akenta), battezzato così per via delle sue frequentazioni con la vicina Cantina Sociale, è il mammifero più stronzo e miserabile che si trova sulla faccia della terra. Il WWF calcola che gli ippopotami africani, cugini diretti di quello di Baratz, siano responsabili della morte di oltre 500 persone ogni anno. Siamo abituati, soprattutto noi della generazione di Carosello, al celeste ippopotamo Pippo dei pannolini Lines, che arrivava danzando e cantando portando i pannolini ai bambini culicagati cantandogli la ninna nanna; invece un cazzo! L’ippopotamo è proprio un animale di merda! A parte che può arrivare a pesare sino a due tonnellate, achì magna e cagga che setti cani mattina, sera e notte, é pure umbé scontroso e aggressivo, tant’é che sta sul culo anche ai pesci gatto. 

Occhio se vi capita di incontrarlo perché, si no ti zi fuggi umbé in pressa è probabile chi fai fini fea. Fortunatamente ce ne sono rimasti pochi, tipo Mostro di Lochness, ma quei pochi sono ugualmente stronzi e aggressivi.

Un’altra rara immagine dell’Ippopotamo di Santa Maria la Palma, cottu chi la fezza, intento a scaldarsi i coglioni al sole, sprezzante della fotocamera che lo inquadra.