C’erano una volta due amici che decisero di andare per funghi insieme. Le mogli di entrambi prepararono loro il pranzo al sacco mettendo all’interno dello zainetto un panino e una fiaschetta di vino perché sarebbero stati nel bosco tutto il giorno.
Partirono all’alba perché a tutti e due piaceva alzarsi molto presto la mattina, li faceva sentire vivi e poi come si sa, il mattino ha l’oro in bocca. Si inoltrarono nel bosco ed era tutto molto bello, l’aria frizzante della mattina pungeva i loro nasi e mentre la foresta si svegliava, loro indisturbati stavano riempiendo la cesta di porcini ancora inumiditi dalla rugiada.

Tutto d’un tratto uno esclamò : ” Ehi vieni a vedere!” I due erano soliti chiamarsi quando l’esemplare che trovavano era di dimensioni considerevoli, quindi l’altro si precipitò per vederlo, ma quando raggiunse l’amico, questo gli indico un cervo che stava tranquillamente rosicchiando la corteccia di un albero.
“Che bello!” esclamò con aria stupefatta, ” guarda guarda, non si è accorto che siamo qui!”
I due amici continuarono a guardarlo fino a quando uno non calpestò inavvertitamente un ramo secco che spezzandosi fece rumore impaurendo il cervo che scappò.
I due amici si guardarono ancora con gli occhi pieni di stupore e si misero nuovamente alla ricerca del porcino reale.
Passarono le ore e venne il momento di mangiare; i due si misero all’ombra di un castagno, presero il loro panino dallo zaino e cominciarono il pranzo.

L’odore del salame era talmente forte che arrivò fino alla tana di un orso che seguendo l’aroma si mise in cammino e in poco tempo li raggiunse.
Il primo se ne accorse e dopo aver urlato si arrampicò sull’albero, l’altro invece, che nel frattempo si era allontanato poco più in la per fare un bisognino, si trovò impreparato e non sapendo cosa fare si finse morto.

L’orso si avvicinò piano piano al corpo del poveretto che, dalla paura di essere divorato, trattenne anche il respiro nel tentativo di rendere ancora più reale quella finta morte.
La bestia avvicinò la sua enorme testa a quella dell’uomo, la colpì delicatamente con il muso e infilò il naso dentro l’orecchio del malcapitato, poi si girò, guardò l’altro che se ne stava ammutolito sopra l’albero, prese il panino in bocca e se ne andò piano piano.

Finito tutto l’altro amico scese dall’albero e disse: ” Che paura, ma cosa ti ha detto l’orso quando ti ha infilato il naso nell’orecchio?”

L’amico rispose: “Mi ha detto: lo sai che l’amico tuo è veramente una testa di cazzo? Ti ha lasciato nella merda senza avvisarti!”.