Mi piace la scienza perché non offre verità assolute, anche se questo può creare inquietudine ed insoddisfazione nel nostro vivere. La domanda che ci si pone sin dalla notte dei tempi è “Chi siamo? Da dove veniamo? Qual è il fine della nostra esistenza?”, domande a cui la scienza ha risposto soltanto parzialmente, col relativismo che la caratterizza.
L’evoluzione della specie è scienza; le teorie darwiniane sono state ampiamente confermate da dati (e fossili) inconfutabili, nonché dalla genetica mendeliana fino alla scoperta del DNA. Ma Darwin stesso, in molti suoi scritti esprime perplessità sulle origini. Per finirla in breve lo stesso Hawking non riesce a dare una risposta definitiva all’eterna domanda.
Detto questo, l’uomo, dotato di intelligenza ma soprattutto di tantissima fantasia, di risposte se n’è dato tante e tra le più svariate. Le religioni, ad esempio, sono la risposta più esaustiva a qualsiasi domanda cosmogonica, in quanto danno con certezza quella risposta… ma senza dare la minima prova di ciò che affermano: devi avere fede. Prendere o lasciare. L’antitesi della scienza è radicata saldamente nel mondo, dal più civilizzato e tecnologico al più selvaggio e preistorico: 30.547 religioni, dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette, culti tribali, per tacere di quelle “estinte”… dal paganesimo greco/romano agli egiziani, sumeri, assiri, babilonesi, ittiti, fenici, nuragici, etruschi, popolazioni barbare varie, vichinghi, maya, aztechi e altro.
Ma non solo religione… l’uomo crede anche a tanto altro, influenzato forse dalla letteratura, dalla cinematografia, dalla fantascienza. Abbiamo una svariata gamma di correnti di pensiero che vanno dal paranormale al fantasy, dalla pseudoscienza alla negazione della scienza e della conoscenza stessa: contattisti, ufologi, terrapiattisti, novax, complottisti di ogni ordine e grado fino agli estremisti dell’alimentazione.
Personalmente ritengo che la cosa più importante sia essere sereni, in pace con se stessi, con gli altri e col mondo che ci circonda. Credere in ciò che ti fa stare bene è la strada da seguire, senza, ovviamente, imporre agli altri le nostre convinzioni come verità assolute. Del resto per credere o non credere in qualcosa bisogna prima conoscerla e farsi un’idea… se lo facessimo tutti, Il mondo sarebbe sicuramente un luogo più gradevole in cui vivere, senza guerre e intolleranze.