C’era una volta un uccellino che volava in campagna. Era una giornata molto fredda e il povero passerotto stava cercando di raggiungere la propria dimora. Purtroppo si era allontanato troppo e inoltre la neve caduta, aveva fatto diventare il paesaggio così bianco da confondere i sensi del povero volatile.
Dopo ore di volo senza cibo né acqua, il piccolo pennuto cadde a terra infreddolito e sfinito dall’immensa fatica pensò che quella fosse la sua fine.
Ad un tratto una mucca spuntò da dietro ad un albero, passò sul corpo del piccolo senza calpestarlo, alzo la coda e gli fece una gran bella cagata sopra.
Lo sfortunato uccellino, quindi, si ritrovò disteso a terra, prima infreddolito e moribondo e adesso anche ricoperto da una gran badilata di cacca di mucca. La povera bestiola, però, si rese conto che poi fondamentalmente nella cacca di mucca non si stava così male, infatti gli escrementi caldi avevano rinvigorito a tal punto quel corpicino debilitato dal ghiaccio, che lieto si mise a cantare dalla gioia.
Ma un gatto che passava poco distante venne attirato dal cinguettio, vide il passero, lo ripulisce velocemente dalla merda di mucca e lo divorò in un sol boccone.

MORALE DELLA FAVOLA

1) Non è detto che chi ti ricopre di merda sia un tuo nemico!
2) Non è detto che chi ti tira fuori dalla merda sia un tuo amico!
3) Ma è sicuro che quando sei nella merda, ti conviene tenere la bocca chiusa!